#Addio2017

Non si fa in tempo a smaltire i bagordi di Natale, che già si pensa a celebrare una nuova festività, l'ultima dell'anno, quella che tra pochissimi giorni ci vedrà archiviare il 2017 per dar il benvenuto a lui, il 2018!
E' la prima volta da quando abbiamo aperto il blog che ci sentiamo in dovere di fare un bilancio delle cose successe e delle cose incompiute, dei sogni da portare avanti e delle paure da lasciare alle spalle, di tirare le somme del blog "Viandanti Magici; volando sulle ali d'un drago leggendario", e dare un senso a noi stessi, e alle persone che ci circondano. 
Il 2017 purtroppo non è stato tutto rose e fiori. Cominciato nel peggiore dei modi con una corsa inaspettata al pronto soccorso, si sta chiudendo altrettanto male con crisi d'identità e dubbi progettuali che spesso e volentieri ci fan litigare per i troppi nervosismi accumulati. 
Non chiedeteci perchè, ma abbiamo eretto mura altissime intorno a noi; mura difensive, dalle quali però non disdegniamo scagliare frecce prima di subire alcunché, forse per il timore di farci nuovamente male come in passato.
In pochissime persone troviamo il buono, in troppe i mali: vanità, incoerenza, invidia, ignoranza, insomma difetti sui quali non riusciamo più a transigere, a costo di apparire noi pesanti e insopportabili per gli altri. 
Questo trend va assolutamente cambiato, ma le opzioni sono soltanto due: o restiamo cosi rassegnandoci all'isolamento senza farci prendere dalla rabbia, o impariamo ad adeguarci. Un po' di tolleranza di qua, un finto sorriso di là, e stop alla sincerità...

Ma cosa abbiamo combinato quest'anno?

In teoria ci sarebbero state moltissime novità! il 2017 è stato un anno ricco di esperienze e di grandi emozioni. 
Sportivamente mi ha visto partecipe ad un primo torneo in ambito europeo di wheelchair hockey.
Mi sono confrontato con squadre molto forti provenienti dalla Germania e dalla Repubblica Ceca, ma nonostante questo son salito insieme alla mia squadra sul podio dei campioni, vincendo la medaglia di bronzo.
La medesima esperienza non è stata altrettanto gratificante dal punto di vista umano. Un evento straordinario, organizzato nei minimi dettagli, rovinato da certi comportamenti italioti da parte di alcuni elementi. Ho riso, pianto, mi sono incazzato come una iena, tanto per dimostrare che io non sono fatto cosi: checché se ne dica, di marcio in me non ce n'è nemmeno una briciola, e non lo dico per superbia, bensì per dati di fatto. Gli stessi che ad oggi fan vacillare il mio amore per l'hockey. 
Tuttavia, a settembre è avvenuta la mia consacrazione sportiva. In quanto atleta maggiormente dotato di tecnica e carisma ho ottenuto, dopo 5 anni, la fascia di capitano. Motivo di orgoglio e peso che cerco di onorare al meglio ad ogni partita con spirito di sacrificio ed abnegazione.
Poi quel che sarà, sarà.
Sempre nello stesso mese, il destino ha fatto scoprire a me e Mina, tramite un sito internet, la TagaBike.
A parte la sostituzione programmata della vecchia automobile, è stata proprio la Taga l'acquisto più oneroso, ma azzeccato di tutto l'anno. 
E' bastato tagliare qualche viaggetto all'estero e ridurre alcune spese superflue per ottenere un ausilio indispensabile e rivoluzionario. 
Grazie alla Taga, in due mesi, ci siamo già concessi gite su 3 piste ciclabili, e ne vorremmo fare a centinaia, mantenendo in ogni caso uno standard basso, o meglio, consono alle performance di questa bicicletta "speciale", che per noi conta pur sempre come la vita.
Per quanto riguarda i viaggi, come dicevo, siamo stati costretti a rinunciare a qualche meta programmata, eppure non sono stati poi cosi pochi.
Abbiamo scorrazzato su e giù per il vecchio continente e per lo stivale, per tour lunghi o escursioni in giornata

Ora, fare un elenco dettagliato ci viene impossibile, anche perchè dovremo scusarci con tutti i lettori per la mancanza di numerosissimi post. 
Il fatto è che mai vorremmo abbozzare resoconti banali o simil agenzie viaggi, non abbiamo né le competenze nè la presunzione di "indirizzarvi" da qualche parte, e per questo scriviamo in base al tempo libero, ma soprattutto in base all'ispirazione, ritenendo importantissimo (in fondo è l'essenza del nostro blog) suscitare, in chi ci legge, le stesse sensazioni provate da noi nei luoghi visitati, piuttosto che fornire dati statistici e "consigli pratici" reperibili ovunque.
La nostra "Letizia", nell'arco dei dodici mesi, ci ha condotti in Svizzera, alla scoperta della Bellinzona dei castelli, prima a piedi e poi in bici sulla ciclabile che conduce alla pittoresca Locarno.
Siamo ritornati a Lucerna, la città dei lumi e alle Cascate di Sciaffusa in compagnia di una coppia di amici, trascorrendo un sol giorno di ordinaria follia.
Marzo e giugno li ricordiamo perfettamente perchè sono stati i mesi in cui anche i miei genitori, nonchè suoceri di Mina, si sono aggregati in brevi viaggetti di 3 giorni. Insieme abbiamo rivisitato il Castello Disney Neuschwanstein con l'aggiunta della piccola Fussen
per poi tuffarci nella natura delle Camargue, tra tori neri, cavalli bianchi e città dallo spirito andaluso; Saintes Maries de la Mer, Aigues Mortes, Roussillon e Senanque.
La primavera è stata la stagione più sfruttata e un weekend siamo stati addirittura a Klagenfurt, Ljubljana e al castello di Predjama, contenti di aver avuto un'infarinatura dell'Europa dell'est. 
A luglio, invece ci siamo concessi "la lunga vacanza", ovvero un viaggio on the road attraverso l'Olanda dei villaggi genuini come Stavoren, che ci ha colpiti profondamente per la sua pace, il porticciolo (un tempo florido) e le vicende della perfida dama; 
Leewarden, centro della Frisia e sede della torre pendente; Giethoorn con i suoi infiniti ponticelli e senza alcuna macchina ad intaccarne la bellezza; Zwolle
E poi dentro a città rinomate come Amsterdam, l'Utrecht della buffa Miffy, Hoorn, Haarlem, Volendam e Gouda, dove i formaggi vengono appesi a mo' di festoni..
Dulcis in fundo ci siamo regalati una settimana di sosta, per spezzettare i tanti km di andata e ritorno, fermandoci a Durby in Belgio
Città del Lussemburgo, sfarzosa capitale dell'omonimo Principato 
e ancora, in qualche paesotto della Germania, scoprendo rarità come Frankenstein e Kaiserslautern.
Non ci siamo fatti mancare nemmeno dei giorni nella Foresta Nera, completando la "regione" con Villingen e Donaueschingen.

E' stato l'anno anche di qualche gita in terra nostrana, dalle parti del pavese e del piacentino, nello specifico nell'artistica Bobbio e Casoni, frazione sperduta tra i campi e passata alla storia per essere la location del film commedia "Il ragazzo di campagna" con Renato Pozzetto. Conosco a memoria ogni battuta del film e per me, stare di fronte alla locanda del'ex Borgo Tre Case, è stata la realizzazione di un sogno.
A ben scrivere il riepilogo, tutto possiamo fare tranne che lamentarci dei viaggi!

E il blog? caspita, il blog è la nostra croce e delizia
Ci trascorriamo giornate intere ad aggiornarlo, modificarlo nella grafica e nei contenuti per farlo assomigliare a noi, ma finora il drago non è riuscito a spiccare il volo definitivo. Subisce delle battute d'arresto, e se ignorato dalla maggior parte dei lettori, piano piano perde il coraggio di riprovare a volare e con lui ci fermiamo anche noi.

Per ogni cosa ci vuole tempo, si dice, eppure son trascorsi 4 anni abbondanti, resta da capire se il problema è nostro che non interessiamo e non siamo abbastanza "in" per i travelblogger di professione e smaniosi di guadagno, o se davvero è questo pazzo mondo che non ci vuole più.

Beh che altro aggiungere?
nulla se non un ultimo saluto. 
Addio 2017! Comunque sia, grazie di tutto. 

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