Lussemburgo, un eden non solo finanziario

"Mir welle bleiwe wat mir sin", vogliamo rimanere ciò che siamo.
Ed è con questo motto che si distingue una nazione con poco più di mezzo milione di abitanti; parliamo dell'unico ducato ancora esistente nel mondo, il Gran Ducato del Lussemburgo.
Se guardiamo la cartina europea, il Lussemburgo risulta molto molto piccolo e forse qualcuno potrà pensare che non vale la pena di visitarlo, ma se solo lo si attraversa, si cambia subito idea.
Noi ci siamo fermati un pò per caso, nel senso che dovevamo attraversalo per raggiungere un'altra meta e così d'istinto sostiamo la macchina in rue de Notre Dame dove si trova l'omonima cattedrale.
I primi passi in questa terra sconosciuta li muoviamo subito nel centro della città alta, verso il Palazzo Gran Ducale dove notiamo una guardia in divisa sorvegliare tutta la piazza.
Dell'eclettico edificio, costruito intorno alla metà del '500, sono visitabili sia le elegantissime stanze dei Nobili che le sale delle Guardie, ma a noi di infilarci nei musei non interessa quasi mai, perciò restiamo all'aperto cogliendo l'occasione per ammirare estasiati lo sventolio delle bandiere locali e l'inarrestabile spola della fiera guardia.
Accanto si erge il Palazzo della Camera dei Deputati, davvero piccolo a dispetto della sua importanza e se paragonata addirittura alla nostra Montecitorio, sembra la casina di marzapane di Hansel e Gretel. So che è un paragone buffo da fare e che possa apparire assurdo per uno Stato così tronfio e ricco, considerato da tutti un paradiso fiscale, ma evidentemente ai lussemburghesi piace più l'essere funzionali alla collettività che spocchiosi agli occhi degli europeisti.
Eppure, nonostante questo, ci sono diverse vie colme di negozi e ristoranti, specie quelle che collegano la Gare (quartiere della Stazione) alla Ville Haute, e sono tutti delle più prestigiose marche, segno che il dio denaro se ben distribuito AI cittadini e ben speso PER i cittadini, è in grado di offrire il meglio in termini di qualità e bellezza, con le tante architetture barocche e i lussureggianti giardini che donano alla Città di Lussemburgo l'appellativo di "Madame d'altri tempi".

Il centro pedonale, abbastanza compatto e visitabile a piedi in circa mezza giornata, conta poi di altre due importanti piazze: Place d'Armes, la più vitale, e Place Guillaume, la piazza storica dedicata al Gran Duca Guglielmo II, raffigurato su di una statua equestre che domina lo spazio circostante, insieme alla facciata del Municipio, il City Hall che ha presto il posto di un vecchio monastero.

Per quanto siano belle queste piazze, però, non hanno nulla di eclatante rispetto alle tante viste nelle città tedesche, quindi era palese che le chicche non potevano finire lì, altrimenti Lussemburgo non si sarebbe dichiarata Patrimonio dell'UNESCO...ed infatti, camminando camminando in 10 minuti si raggiunge "la periferia" della Ville Haute, e di colpo il suo aspetto impersonale e a tratti rimodellato, recupera la sua anima genuina e antica.
Ci si affaccia lungo i bastioni, il "Chemin de la Corniche" e si capisce il perchè venga classificato come il balcone più bello d'Europa, mostrando una Lussemburgo inusuale, praticamente abbarbicata su un promontorio roccioso con una vista mozzafiato verso il basso e la sua valle fluviale.
Il Grund, quartiere sottostante, è la parte vecchia e pittoresca della città, tipica con le sue case dalle sfumature lattiginose e giallastre ed i tetti d'ardesia scura, tra i quali spicca la guglia della chiesa di St. Jean du Grund e il serpeggiante fiume Alzette.
Non sappiamo nemmeno noi per quanto tempo siamo rimasti in contemplazione, l'orologio davanti a simili spettacoli si ferma, sono soltanto i piedi a muoversi e gli occhi a guizzare da una parte all'altra per catturare ogni dettaglio di un luogo da cartolina tanto vicino, quanto distante dal nostro quotidiano...
Buona Lussemburgo!

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