Viaggiamo con la musica

Sono trascorse appena 48 ore dal nostro ritorno a casa, dopo un giro in sella alla nostra TagaBike, che già sento la necessità di scrivere una riflessione, perchè è stata un'esperienza straordinariamente lunga e faticosa, all'insegna delle tante ore in auto e sull'asfalto che abbiam cercato di alleggerire cantando a squarciagola le nostre canzoni preferite. 
La musica, inutile dirlo, ha sempre fatto parte della nostra vita. Io da fin da piccolo son cresciuto con la musica, di tutti i generi possibili e immaginari. Compravo le vecchie cassette da inserire nel walkman e me le portavo a scuola da ascoltare la mattina presto, negli intervalli, oppure durante le mie degenze nei vari ospedali. Ricordo, spero non male, di essere entrato addirittura in sala operatoria ascoltando musica attraverso un mangiacassette, però non vorrei gonfiare balle e gonadi di chi legge e passo oltre a questa storia. 
Anche Mina trascorreva le giornate con la musica. Puliva casa sua e degli altri accompagnata dai ritmi del rap/hip hop e le serviva per estraniarsi dalla realtà. 
La musica è cosi: è in grado di trasmetterti adrenalina per affrontare i problemi, e ti carica durante i viaggi, facendoti volare con la mente. In pratica ti fa fare un viaggio nel viaggio ed è davvero tanta roba!
Poi ci sono quelle canzoni che si ascoltano "per obbligo", un dolcissimo obbligo, che ti fan calare nel giusto mood in base alle situazioni, come i cori di Natale, o gli stock di Enrique Iglesias scongelati per l'estate. 

Se torniamo indietro con la memoria mi vengono in mente tanti artisti a cui ero affezionato da bambino (barra) adolescente. Per esempio sono cresciuto con il mito di Max Pezzali e le prime boyband americane come i Backstreet boys e i Five, senza disdegnare gli Articolo 31 ai loro esordi, gli Eiffel 65 e nemmeno Robbie Williams. Possono piacere o non piacere, su questo non discuto, ma la verità è che tutti sti cantanti, mischiati tra loro, mi hanno salvato spesso nei periodi più brutti della mia infanzia .
Mina era patita di Eminem. So, dai suoi racconti, che aveva le pareti della camera piene dei suoi poster e che con lui dialogava attraverso i testi che sentiva più affini. Una depressione totale in pratica! :D

Alla guida, invece, pretendiamo solo canzoni perfette allo scopo di assecondare ogni nostra emozione. Per questo riempiamo la chiavetta USB con badilate di canzoni. Belle, brutte, rap, rock, celtiche...di tutte le correnti purchè rappresentino lo stato d'animo del momento.
E poi siamo tipi che se entrano in fissa con alcune canzoni in particolare, sono capaci di ascoltarle per ore, anzi per giorni e per ogni meta in un loop infinito, tralasciando tutte le altre. 
Il fatto è che le associamo fin dalle prime note a dei ricordi personali che ci fan star bene, commuovere ed esaltare a seconda dell'aneddoto a cui si riferiscono. 

Ci viene spontaneo rievocare le memorie nel dettaglio, con immagini nitide, e non importa se la canzone è orribile oggettivamente o non è gradita agli altri, abbiamo la presunzione di considerarla ormai nostra proprio per la sua connotazione emotiva. 

Ma quali sono le canzoni che amiamo?
Stiliamo semplicemente una top 4 (4 è il numero che ci lega) anche se potrebbero essere molte di più, ma non abbiamo intenzione di creare una compilation...

1) POVERA PATRIA (Franco Battiato)
Mi vien da sorridere nel dirvi quando ascoltiamo questa canzone. SEMPRE di ritorno da un viaggio all'estero. Chissenefrega se siamo stati nella vicina Austria o dal più distante Belgio, il rientro è tragico e "Povera Patria" è un chiaro riferimento alla nostra Italia, ove purtroppo non ci sentiamo ben accettati dalla società. Ci puntano il dito contro, i primi ad essere ipocriti, e abbiamo tutti gli sguardi addosso manco fossimo fenomeni da baraccone. E su larga scala nel nostro Belpaese poche cose funzionano; dai mezzi di trasporto alla qualità delle strade, dalla politica all'educazione generale. 
 2) VANITA' DI VANITA' (Angelo Branduardi)
Questa canzone la cantiamo a pieni polmoni dedicandola ai social-isti. Tutti coloro che utilizzano i social più come vezzo che come mezzo comunicativo, dimostrano un egocentrismo alla massima potenza, sebbene sfoderino un sorriso da angioletto. A noi non vanno davvero a genio, ma chiaramente, essendo loro la maggioranza, dicono che siamo noi quelli asociali intransigenti...
3) COME UN PITTORE (Modà)
A me i Modà non sono mai piaciuti, né umanamente né per i testi banali delle canzoni. Però, questa, non lo so, ci piace e basta. Sarà che l'elenco dei colori più belli del mondo sono quelli che vediamo in tutti i posti che visitiamo o che ci portiamo dentro nel caso non ci siano. 
Dulcis in fundo... 

4) SOMETHING JUST LIKE THIS (The Chainsmokers & Coldplay)

Dall'anno scorso è diventata la canzone a cui associamo il viaggio per eccellenza. 
L'abbiamo ascoltata per la prima volta in Germania, durante un pranzetto a base di fish&chips e ci ha accompagnati per due lunghi tour on the road nei Paesi Bassi, tra cazzate, scoperte incredibili, imbottigliamenti nel traffico e interminabili passeggiate. 
Chi ne conosce le parole e la traduzione, sappia che rappresenta la nostra essenza, la spensieratezza del viaggio nonostante le fatiche e la stanchezza. 

Prendiamo la biciclettata di ieri; da San Candido a Lienz. 50 km per l'andata e poi altri 50 per il ritorno con una bici speciale, dalle prestazioni inferiori rispetto ad una mountain bike, però è l'unica accessibile per me e questa dobbiamo avere se voglio sperimentare l'ebbrezza di andare di correre sulle due ruote.
Mina è l'unica di noi a pedalare, in salita, portando tutto il peso su di sé, com'è l'unica che mi prende in braccio se serve per raggiungere i castelli o i boschi incantati che adoriamo visitare... benchè nessuno ci obblighi e nessuno ci paghi, sia chiaro. 
Non prendiamo soldi da nessuno, semmai siamo noi a pagare per vedere ciò che ci piace e comprare questo e quello, per sentirci almeno un po' gli altri... ma non COME gli altri... in fondo sono soltanto le persone tipo me e Mina degne di essere definite SUPEREROI !

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