Viaggiare = vivere. Vivere = viaggiare

Appena abbiamo abbassato il volume della radio e attraversato la dogana di Brogeda, il vento stava già cambiando e in noi cresceva la stupenda sensazione di ritornare a vivere
A tanti può sembrare una frase fatta, una di quelle esagerazioni per impressionare o dette allo scopo di sminuire chi si crogiola nella routine e ci sta pure bene, ma le bambinate non sono da noi, e se ci conosceste dovreste saperlo, è che magari in "Stati" più civilizzati ci troviamo meglio, che dite?

E' bastato un giorno, niente di straordinario, ed essere distanti solo 40 km dal confine italiano, per riappropriarci della nostra serenità e respirare aria nuova. 

Prima di questa boccata di ossigeno, eravamo arrivati al punto di chiederci se fosse possibile perdere la voglia di viaggiare. Assurdo. Eppure non vedevamo via d'uscita; la gente ci caricava di ansie e preoccupazioni, il lavoro di scadenze, e i notiziari di cronache angoscianti. 
Pareva di essere dentro una lavatrice il cui cestello continuava a girare all'infinito, strizzandoci come stracci. 
Non che adesso i rapporti con le altre persone vadano meglio, ma almeno abbiamo capito di non dover smettere di dar linfa ai nostri sogni, perchè comunque tutti hanno il proprio tornaconto e chi più chi meno non esita a ferirci
Bisogna essere dunque caratterialmente spietati e perseverare nel raggiungimento degli obiettivi, anche a costo di allontanare chiunque. 

Il peso opprimente delle domande insolute ci stava schiacciando, e nonostante non piombavano notizie confortanti nemmeno dal resto del mondo, abbiamo preso lo stesso la macchina.
"Se qualcosa deve succedere, può succedere in Svizzera, come in Belgio, in Germania.. o addirittura qui in Italia". Stare imprigionati in 4 mura non ha senso. Siamo burattini in mano ai potenti che sanno già dove colpire. Peccato non saperlo noi anticipatamente...

Comunque...mentre seguivamo i cartelli verso il centro di Bellinzona ci è venuto da sorridere al pensiero di aver finalmente le idee chiare.  
Tutto quello che stavamo cercando era lì, sotto i nostri occhi: belle camminate in mezzo alla natura, castelli da esplorare, e locali alla moda per brindare ai successi. 

Era dalla vacanza a Neuschwainstein e Zone, infatti, che non ci muovevamo cosi tanto, senza renderci conto che sono proprio le fatiche la nostra miglior cura.  

Bellinzona, cittadina medievale semplice da raggiungere e piccola da girare, nella Svizzera italiana e dal classico stile italiano, insomma non particolarmente amata da noi, dobbiamo ammettere che è stata provvidenziale. una scarica di energia che c'ha liberato dal torpore fisico, e soprattutto mentale. 
Ci ha accolti nel tenero abbraccio delle montagne, sotto un caldo sole primaverile, riempiendoci di stimoli, voglia di fare...e di scalare i suoi tre magnifici castelli, zaino in spalla e carrozzina sotto il culo. 

Subito abbiamo desiderato programmare nuove mete, rinvigoriti nello spirito e nella testa, e consapevoli che solo viaggiando ci sentiamo veramente vivi

Grazie Bellinzona

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