Lettera a dei viandanti in poltrona

Cari viandanti in poltrona,
Oggi il nostro pensiero va a voi. Voi che vi soffermate a leggerci, ma senza dare segni tangibili del vostro passaggio; voi che cliccate su link di viaggi e condividete foto di posti lontani, nemmeno tanto, e fantasticate con le amiche su quanto sarebbe bello andarci, tanto per sentirvi "in", nonostante non sappiate manco dove si trovano quei posti.


Perchè vi chiamiamo viandanti in poltrona?
Perchè lo sappiamo che dentro di voi la voglia di fare le valigie c'è, però rispetto al dover prendere la macchina, prenotare un biglietto aereo o acchiappare l'ultimo treno disponibile, vi vien più facile invidiare da seduti chi ha il coraggio di farlo e non si arrende ad una vita opprimente ed infelice che, in fondo, attanaglia un po' tutti.

Siamo pronti a scommettere che voi ci guardate e vi domandate perchè riusciamo a viaggiare tanto. Non è assolutamente vero, sapete? Siamo stati da poco vittime della sindrome del "blocco del viaggiatore", sarà stato per il tempo o per i tragici fatti di cronaca, eppure siamo riusciti a superarlo grazie al nostro coraggio. 
Può darsi sia una questione di soldi. Credete che, da disabile pensionato e lavoratrice part-time, sia impossibile per noi viaggiare un weekend si ed un no a meno che non ci aiutino i nostri papà con i loro stipendi. Avete avuto persino la faccia tosta di sputtanarcelo in faccia: "comodo andare in giro con i soldi di papino". Beh, anche questo non è per niente vero! Anzi, da poco, abbiamo regalato un bellissimo fine settimana ai nostri genitori, semplicemente organizziamo e prepariamo i nostri viaggi tempo prima, ponderando soluzioni low cost o scegliendo mete con un senso per noi. 
E' fattibile persino partire con soli 100 euro nelle tasche il weekend. Basta solo optare per panini farciti ai pasti, e dormire in alloggi "particolari" ma non per forza di lusso, e soprattutto saper rinunciare a qualcosa durante la settimana: drink annacquati, soprammobili fatati e spese compulsive comprese. 

Se il problema invece è la mancanza di tempo a causa del troppo lavoro, possiamo darvi ragione, In parte. Noi stiamo a casa la sera pur di studiare in anticipo le nostre escursioni, ed i weekend (fortunatamente il più delle volte liberi) sfruttiamo le prenotazioni effettuate. 
Succede che il sangue possa ribollire se i datori di lavoro non concedano le ferie con largo anticipo o che chieda di fare gli straordinari festivi, ma è impossibile sia SEMPRE COSI'.
Prima o poi arriva il giorno in cui i doveri vengo meno, ed è li che i viandanti veri devono mostrarsi pronti e cogliere l'attimo per "esplorare ciò che li circonda".

Bisogna avere lo spirito giusto per assaporare il meritato viaggio, sentendosi viaggiatore fin dentro al midollo e non dei villeggianti preoccupati solo a scattarsi selfie tanto per dire: " guardateci siamo in vacanza!"

Fate che l'invidia nei nostri confronti sia sana, affinchè vi trasmetta, attraverso le nostre parole, l'amore per viaggi e vi sproni a curiosare tra i borghi alla ricerca di chicche bizzarre, e non sia utile unicamente per sparlarci dietro e a farvi crogiolare nella convinzione che siamo noi a volerci isolare... 

Noi siamo viaggiatori, siamo i Viandanti Magici. Quelli per cui quasi nessun posto è accessibile, ma siamo noi, con la nostra forza di volontà, a renderli accessibili ed ogni luogo sembra un sogno.
La verità è che NOI di sforzi ne facciamo tanti, siamo coscienti dei nostri limiti e delle nostre qualità, e sappiamo fin dove possiamo spingerci. 
Ma non sono i nostri resoconti e tutte le nostre foto a raccontare davvero le nostre esperienze. . 
Sono le emozioni che ci buttiamo in mezzo, le gaffe, i disagi, le scene divertenti, e queste si possono descrivono SOLO se le si è vissute realmente.

Allora, cari viandanti in poltrona, spulciate pure tutti i siti che volete, copiate link, seguiteci e rosicate, ma alla fine viaggiate anche voi. 
Prendetevi il tempo necessario, metabolizzate che la vita è una e non sprecatela con cose futili e superficiali. Smettetela di rimirarvi allo specchio, e osate a sporcarvi le mani. 
I vestiti devono profumare di fatica e sudore, non puzzare di vanità.

Alzatevi dalla poltrona e preparate le valigie, noi siamo qui trepidanti di sapere se ce l'avete fatta o meno.

a presto, viandanti in poltrona.

Commenti